OFFF TICKETS
Un festival che celebra la cultura della creazione post-digitale non poteva non distinguersi anche per le modalità di acquisto dei “biglietti” (nonché di accesso), se così possono definirsi quelli acquisiti attraverso transazione telematica.
Offf sceglie la via della dematerializzazione (forse per una non dichiarata ispirazione ambientalista?).
I biglietti erano difatti acquistabili unicamente online, attraverso un servizio di transazione sicura (cui rimanda il sito ufficiale di Offf) offerto da un nota società che opera esclusivamente in rete: circostanza che ha suscitato non poche perplessità in chi, intenzionato ad assistere alla manifestazione, si vedeva obbligato a dover aprire un conto online, fornendo i propri dati personali, il proprio numero di carta di credito (o prepagata), al solo scopo di collezionare il titolo di accesso.
Ma, vista la celerità e il numero delle adesioni, si desume che una simile modalità di acquisto, per il target di pubblico cui si rivolge l’evento, non sembri rappresentare un problema.
Già due mesi prima della data di apertura del Festival, il sito ufficiale della manifestazione annunciava il sold out , (notizia che ha fatto il giro della rete, replicata su blog di creativi, potenziali visitatori e magazines) con (dichiarato e… come presumibile) grande entusiasmo degli organizzatori, ma disfatta psicologica per chi ritenesse di essersi azionato con discreto margine di anticipo per poter “collezionare i biglietti”.
D’altronde… anche la cultura della creazione post-digitale, oltre ad attirare consensi e dettare i nuovi standard nel campo dei nuovi media, deve poter trarre (dal suo interno – ed ha saputo farlo in modo senz’altro conforme alle proprie aspettative ed influenze culturali) una qualche utilità (il vile danaro… digitale!).
Ma non si esaurisce qui la originalità degli “Offf tickets”.
In primo luogo, chi avesse acquistato il full ticket (50 euro circa, valido per l’intero svolgersi dell’evento) entro il mese di marzo, veniva “omaggiato” di t-shirt e catalogo ufficiale1 della manifestazione.
Quanto alla procedura, all’atto dell’avvenuta transazione online per l’acquisto dei biglietti per il Festival o i workshops, si riceveva una e-mail di conferma da stampare e portar con sé a Lisbona, onde esibirla (in uno con un documento di riconoscimento dell’acquirente) all’accesso nella LX Factory, momento in cui il visitatore riceveva il vero pass, un braccialetto che veniva fissato al polso con un sigillo metallico e che andava gelosamente custodito (assolutamente impossibile sfilarselo senza romperlo) per l’intera durata della manifestazione (portandolo anche sotto la doccia), pena l’impossibilità di accedervi.
Note
1. “A WI FI A WI FI my kingdom for A WI FI”, Catalogo Ufficiale Offf Lisbon 2008
Riferimenti webliografici
http://it.wikipedia.org/wiki/Dematerializzazione
http://www.flickr.com/people/spritehat
Riferimenti Bibliografici
“A WI FI A WI FI my kingdom for A WI FI”, Catalogo Ufficiale Offf Lisbon 2008